• Secondo le stime dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) vi sono 168 milioni di bambini che lavorano. Modelli economici che concentrano grandi ricchezze in poche mani, politiche sociali inadeguate, guerre, disastri ambientali, basse aspettative di vita alla nascita sono tra i motivi per cui i bambini si trovano fin da piccoli ad autosostenersi.

  • Oltre alla povertà economica non manca però la componente di tipo sociale: spesso è il modello familiare diffuso nei paesi “in via di sviluppo” a prevedere l’apporto di tutti i suoi componenti per garantire le entrate necessarie al loro sostentamento.

  • La mancanza di istruzione è causa e conseguenza del lavoro minorile: chi deve lavorare non va a scuola perché le scuole non sono strutturate per accoglierlo; ma l’analfabetismo relega i bambini lavoratori in una condizione di inferiorità e facile sfruttamento.

  • La realtà dei bambini lavoratori, oltre ai fattori economici, è legata all’idea che una determinata società ha dell’infanzia e del ruolo che i bambini svolgono al suo interno.